30 Mag Inaugurazione nuovo impianto Bi-Du
Dopo circa un anno di lavoro, Beppe e soci hanno finalmente potuto inaugurare il nuovo impianto di produzione.
Abbandonato quindi lo storico impianto da 200 litri che fu il primo del Birrifici Italiano, si passa ora a uno da 1200 litri a cotta: un po’ meno bello da vedere (l’impianto in rame ha sempre il suo fascino), ma sicuramente più comodo e tecnologicamente più avanzato.
Che dire… entrare nel nuovo capannone da 600 mq e vedere il tutto è spettacolare. Andiamo in ordine visivo e di produzione: magazzino materie prime con mulino annesso, “pentoloni” ultratecnologici per facilitare il lavoro del birraio ma che permette anche un maggior controllo su tutte le fasi della cotta, sala fermentazione con i suoi bei tini troncoconici, maturatori di diverse dimensioni, imbottigliatrice e infustatrice (si dice così?), cella “calda” per le rifermentazione in bottiglia, cella fredda per la conservazione, banco spina (che non guasta mai).
Come dicevo l’impianto è moderno, studiato bene e con grande uso della tecnologia. Ci sono sensori praticamente ovunque che controllano tutte le fasi produttive. Per esempio se ci dovesse essere un temporale, non è necessario che il mastro stia li a controllare che non salti la corrente: se succede qualcosa il sistema di controllo invia mail e sms a tutti in modo che qualcuno possa intervenire velocemente. Ma questo è solo un esempio… si possono controllare e regolare le temperature di tutti i tini (maturazione e fermentazione) da un pannello di controllo, indicando anche di quanti gradi scendere o salire e in quanto tempo. Controlli di questo tipo credo che oltre che facilitare la vita del birraio possano anche aiutare a migliorare ulteriormente la qualità del prodotto finale (riducendo eventuali errori umani e comunque lavorando in modo più preciso).
Attualmente l’impianto permette di fare 3 cotte a settimana, in pratica “l’imbuto” sta nei tini di fermentazione e maturazione che al momento non possono contenere altra birra. Ma lo spazio non manca e quindi in futuro credo che saranno previsti altri investimenti per permettere la produzione di altre cotte (un passo alla volta: già così credo che l’investimento non sia stato proprio così banale… tutt’altro).
La festa è stata piacevole: iniziata alla 10 (io sono arrivato verso le 11) l’afflusso di gente è stato praticamente continuo. Beppe offriva birra a tutti e c’erano formaggi, salumi, salatini e altro ancora da mangiare (altrimenti è dura andare avanti bevendo solamente dalle 10 del mettino!!).
Le birre alla spina erano le due storiche del Bi-Du: rodersch e Altigianale, più la junior e la saltinmalto (chiamata amichevolmente “sale”).
Tutte a posto; solo la rodersch me la ricordavo più limpida (un fattore puramente estetico dunque, che a me non cambia la vita… ma magari un locale che deve proporla ai propri clienti potrebbe stortare un po’ il naso), ma probabilmente sarebbe bastato qualche giorno in più di maturazione, oppure una microfiltratura.
Piccola nota a margine: belli i disegni delle nuove etichette, che sono stati disegnati da un artista-pittore conosciuto da Beppe a Rimini: veramente simpatiche!
Ringrazio Beppe e soci per l’accoglienza e la disponibilità e gli auguro tante belle cose con il nuovo impianto!